MOTIVAZIONE
Per due volte consecutive Teresa Berganza, primadonna di fascino vocale ed interpretativo internazionalmente riconosciuto, ha retto con vivida competenza le sorti del Premio istituito dalla nostra Fondazione in onore di Renata Tebaldi. Anche in questa edizione del premio, la signora ha accettato di onorarci con la sua presenza di musicista sapientissima, vivacemente muliebre, generosa, priva di ogni infingimento qual è stata e quale tuttora appare nella vita e nella scena per lealtà scevra da vacue cerimoniosità. Notoriamente, il vasto repertorio che prese pregio massimo dalla musicalità e dalla sapienza tecnica della signora Berganza ebbe il suo fulcro nel nome di due Numi della Musica, Mozart e Rossini. E’ per questo che ancor più desideriamo annoverare lei, rossiniana somma, tra i soci ad honorem di questa Fondazione, intitolata peraltro al soprano che, pesarese DOC, diede il via, primissima in Italia, alla cosiddetta “Rossini Renaissance” con una memorabile edizione de “L’Assedio di Corinto” al Maggio Musicale Fiorentino del 1949.
Felici, dunque, ci onoriamo di darle il benvenuto più sincero nelle nostre fila che ne risulteranno insperatamente arricchite.
NOTE BIOGRAFICHE
“Canto come espressione di stile”. La sua vocazione è la musica ed è nata per cantare.
Ha segnato per sempre, con figure archetipe: Dorabella, Zerlina e Cherubino, Rosina, Angelina e Isabella, Perichole, Ducinea, Charlotte, Carmen…Teresa è l’interiorità, la delicatezza musicale, la sensualità e la fantasia poetica. La sua voce soggiogante si erge come l’invocazione di un mistero che si fa complice dello splendore del suo sguardo intenso. Una voce piena di magia, che non è fine a se stessa, bensì ammirevole strumento naturale al servizio del sentimento che infonde al canto la purezza lirica ideale di una melodia o l’esecuzione di una passione drammatica esistenzialista. Una voce di e per ogni vocale, una voce per parole musicali, che lei sa fondere in una maniera prodigiosa.
Teresa Berganza arricchisce i suoni mediante una fraseologia inesorabile, riuscendo ad emettere parole nitide, attraverso il suo “legato” fonde ritmi e cadenze come un sapiente orafo.
Teresa Berganza ha una personalità vigorosa tanto da imporre uno stile, si canta come si è e Teresa Berganza è l’interiorità, la poesia, uno stile coniato quel giorno ad Aix-en-Provence, in cui i critici francesi annunciarono la nascita di un mezzosoprano che avrebbe fatto epoca, confermato a Salisburgo fino a raggiungere l’apice ad Edimburgo, quando Teresa assume l’impegno difficile e trascendentale di affrontare Carmen, figura di donna nel corpo e nell’anima che antepone la libertà e l’amore alla sua stessa vita.
Lo stile di Teresa Berganza ha ammaliato i templi della lirica di tutto il mondo.
Berganza è l’unico membro donna di grado accademico della Real Accademia de Bellas Artes de San Fernando.
In definitiva Teresa Berganza è molto più dei una cantante è un modo di sentire, uno stile palpitante, dal carisma prorompente e la magnificenza di una dea.