Le Sedi del Concorso

Palazzo dei Congressi – Kursaal

Il Centro Congressi Kursaal occupa una posizione di grande privilegio grazie alla vicinanza al centro storico, alla presenza di un’ampia zona di parcheggio e di un incantevole panorama sull’entroterra marchigiano-romagnolo.

Recentemente restaurato, il Kursaal offre una completa gamma di servizi congressuali altamente qualificati e tecnologicamente avanzati, in linea con requisiti e protocolli internazionali. Una particolare attenzione è stata rivolta al settore impianti e tecnologia, sempre in rapida e continua evoluzione: sistemi audio-video e traduzione – collegati tra loro per lo svolgimento di attività in contemporanea – e una connessione internet ultra performante.

Le sale, rivestite in marmo di carrara e legno di ciliegio, sono strutturate per consentire soluzioni d’uso flessibili in base alle esigenze dell’evento ospitato: dal convegno, al workshop, alla mostra.

Inaugurato nel 1950, il Kursaal segnò la ripresa della democrazia parlamentare dopo gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale. Le esigenze della popolazione – sempre più pressanti – richiedevano risposte energiche alla politica e al sistema economico e il principio del pieno impiego obbligava gli organi pubblici a procurare lavoro nelle infrastrutture. Si pensò a una casa da gioco, inizialmente aperta presso il teatro Titano. Era il 1949.
Il 14 dicembre di quell’anno la Commissione dei lavori pubblici approvò il progetto per la costruzione di un edificio più adeguato, che venne ultimato e inaugurato in appena un anno, con grandissimo successo.

Sul piano urbanistico, il palazzo si presentò come la concretizzazione di scopi meramente economici. Dal punto vista sociale, con l’arrivo di molti giocatori questo edificio potenziò il concetto di “uso della Città” anche fuori delle mura medievali. In particolare, il “valore d’uso” si trasformò in “valore di mercato”: le cantine, i magazzini, le stalle dei palazzi più importanti del centro storico si trasformarono progressivamente in negozi, bar, locande, trattorie. Si inaugurò così una nuova era economica per la Repubblica, ed erano gli anni Sessanta – quando esplose un vero e proprio boom.

Mentre il centro storico si potenziava e ammodernava, il Kursaal, per un delicato equilibrio di giochi politici, ebbe vita assai breve. Nel volgere di pochi mesi, un cordone di carri armati imposto dall’Italia intorno ai confini per controllare gli ingressi a San Marino, impedì che i frequentatori del Casinò potessero frequentare il Palazzo. Gli affari diminuirono, il governo subì una forte crisi. Nell’estate del 1951 venne firmato un trattato bilaterale che sancì la chiusura della casa da gioco. I saloni del Kursaal si svuotarono, gli immensi lampadari di cristallo si spensero, i velluti furono staccati dalle pareti del Palazzo. Per molti anni rimase dimenticato, bianco simulacro di se stesso. Finché negli anni Novanta, un imponente progetto di restauro lo ha riportato a nuova vita, ribattezzandolo con il nome di Centro Congressi e destinandolo a questa nuova missione.

Teatro Titano

Il Teatro Titano è il teatro più antico ed elegante del piccolo Stato e senza dubbio il più importante. Fu ristrutturato dal Partito Fascista nel 1936 e, in gran parte, con denaro proveniente dal partito fascista italiano. La direzione dei lavori fu affidata al progettista Gino Zani. Il nuovo teatro fu inaugurato nel 1941: era composto da due fila di palchi sovrastanti la platea, al centro si trova il Palco della Reggenza che ospita i Capitani Reggenti. Alzando lo sguardo si può ammirare la cupola ornata dagli stemmi dei Castelli di San Marino. È situato in Città ed ha una capienza di 300 posti circa.

Il Teatro concilia diverse esigenze, sul piano culturale ed organizzativo; la capienza piuttosto esigua della platea è compensata da eleganti e confortevoli palchi, che si sviluppano su due piani, e da un’ampia Loggia, ubicata all’ultimo piano. Preziosi gli elementi decorativi del soffitto, che riproduce emblemi interessanti della storia e della vita sammarinese.

Il Teatro Titano, una delle testimonianze più significative dell’architettura sammarinese dell’800, è stato restaurato negli anni ’80 salvaguardando una struttura storica importante per il ruolo complessivo della vita della Città e della Repubblica.

È opera del pittore sammarinese Pietro Tonnini il sipario ottocentesco che rappresenta il soggetto mitologico di Parnaso e raffigura Apollo attorniato dalle Muse e dalle Grazie. Il dipinto, per commissione della Congregazione Economica del 1846, in accordo con la Congregazione Teatrale, è stato realizzato seguendo una tecnica molto rapida e duttile quale la tempera con ammirevole freschezza e maestria.

Oggi la sede del Teatro è riservata ad un uso qualificato per eventi di assoluto respiro internazionale, ma anche a feste tradizionali e manifestazioni ufficiali.
L’atrio, elegante nella sua ispirazione liberty, si presenta a molteplici forme per l’accoglienza.